Broken Mirror al MIA Photo Fair BNP Paribas by Filippo Venturi

Una immagine inedita di Broken Mirror

Sono felice di annunciare che il mio progetto "Broken Mirror" (realizzato con l'intelligenza artificiale), sarà esposto a Milano, al "MIA Photo Fair BNP Paribas", dal 20 al 23 Marzo 2025!
Sarà rappresentato dalla galleria Fabrik Projects di Los Angeles.

Sarà la 14° edizione della fiera, che si terrà presso Superstudio Più (via Tortona 27 a Milano). L'evento rappresenta un’importante piattaforma di dialogo tra diverse espressioni artistiche e culturali, presenti nel panorama internazionale della fotografia. Il tema scelto per questa edizione è “Dialoghi”, con lo scopo di esplorare le connessioni tra passato e presente, tecniche tradizionali e moderne, culture e linguaggi differenti.

La manifestazione vedrà la partecipazione di 77 gallerie, di cui 21 internazionali, e un totale di 114 espositori tra editori, istituzioni e progetti speciali. Info orari: dalle ore 11:00 alle ore 20:00. I biglietti sono disponibili anche online.

👉 Io sarò presente venerdì 21 marzo alle ore 15.00, per il talk “L’ambiguità del Visuale e l’affidabilità della fonte nella opera d’arte: AI e fotografia a confronto”, in cui dialogherò con Emanuela Mazzonis (curatrice della sezione "Reportage Beyond Reportage") e con Chris Davies (direttore della galleria Fabrik Projects).

Una immagine inedita di Broken Mirror

Una immagine inedita di Broken Mirror

L'elefante nella stanza a specchi. Dov'è la fotografia? by Filippo Venturi

L'ELEFANTE NELLA STANZA A SPECCHI.
Dov'è la fotografia?

Ieri ho avuto l'onore e il piacere di partecipare all'inaugurazione della 20ª mostra dei Musei di San Domenico di Forlì, intitolata "Il ritratto dell'artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie".

In questi venti anni, l'offerta culturale dei Musei di San Domenico ha avuto un impatto significativo per la città e il territorio regionale e non solo, di cui anche io ho ampiamente beneficiato, a livello personale e artistico.

Tuttavia, c'era un "elefante nella stanza" che mi è sembrato così evidente da farmi pensare che fosse una decisione premeditata. Per questo, ho chiesto informazioni ad alcuni esperti del settore, che hanno visto da vicino la nascita di questa mostra, e ho capito che non si trattava di una scelta precisa.

Nell'ultima sala, dedicata alle opere più contemporanee e vicine alla fotografia, sono esposte due fotografie della performance "Ecstasy" di Marina Abramović, il video "Self Portrait. Submerged" di Bill Viola, e quella che sembra essere l'unica fotografia nata come tale: "Autoritratto" di Chuck Close, artista noto soprattutto come pittore iperrealista.

Manca la fotografia, quindi.

In una mostra che, fin dal titolo, esplora il tema dell'autoritratto e del selfie (termine che deriva da self-portrait photograph, autoritratto fotografico, caratterizzato dalla finalità di essere condiviso online), l'assenza della fotografia è sorprendente.

Gli unici "selfie" visibili erano quelli che si scattavano i visitatori, invitati a farlo dagli specchi, previsti nell'allestimento, e dalle superfici riflettenti, come quelle della Sala Ebe, dove la scultura di Canova (installazione permanente) è circondata da pannelli a specchio, creando un effetto visivo notevole.

Mentre, anche io, mi scattavo un selfie, ho avvertito ancora di più l'assenza della fotografia.

Tornerò sicuramente a visitare la mostra, con una guida, per comprendere meglio le opere esposte e trarre comunque insegnamenti e ispirazione. Tuttavia, mi rammarica constatare che, ancora una volta, la fotografia venga esclusa dal dialogo con le altre forme artistiche.

Laboratorio SISF 2025 - 'O vero? Quando la fotografia è messa in scena by Filippo Venturi

Dal 20 al 23 Marzo 2025, presso Magazzini Fotografici a Napoli, la SISF (Società Italiana per lo studio della Fotografia) organizza il suo ormai tradizione laboratorio di formazione.

Quest’anno sarò presente anche io, con un intervento intitolato “Infrangere lo specchio. Attraverso il confine tra fotografia e intelligenza artificiale“.

Oltre a me, ci saranno gli interventi di tanti autori esperti molto interessanti, come: Roberta Valtorta, Antonio Biasiucci e Giovanni Fiorentino, Arianna Novaga, Massimo Agus e Cosimo Chiarelli, Cesare Accetta, Moira Ricci, Michele Smargiassi, Luciano Romano, Valentina Vannicola, Lello Mazzacane e Paolo Ventura.

PRESENTAZIONE

Il Laboratorio di quest’anno, intitolato ‘O vero? Quando la fotografia è messa in scena, nasce da un’affermazione forte: la fotografia è messa in scena, storicamente e semioticamente, è un processo di costruzione uomo-macchina. Molto prima del post-fotografico, lo sguardo attraversato dal medium fotografico è artificio elaborato e costruito, dalla complicità tra occhio, dispositivo, apparato di produzione. La matrice storica visuale inizialmente attinge a modelli iconografici che appartengono da una parte alla rappresentazione pittorica e dall’altra alla messa in scena teatrale. L’obiettivo è mettere in discussione storicamente la presunta veridicità della fotografia. La messa in scena, davanti, dietro e all’interno dell’obiettivo fotografico, rappresenta la possibilità di indagare il medium fotografico, dall’analogico al digitale, fino all’intelligenza artificiale, mettendo in dubbio il presupposto che la vede direttamente connessa e legata al referente reale. Ricercando e proponendo esperienze che, sul versante creativo e non solo, potenziano proprio tale dimensione.

I quattro giorni di laboratorio, progettati in collaborazione con Antonio Biasiucci e il suo LAB/Laboratorio irregolare, offrono un’opportunità sperimentale nello scenario formativo italiano in quanto consentono uno scambio di saperi e un confronto di opinioni e sensibilità diverse sulle pratiche e i temi della fotografia.

Il Laboratorio è destinato a chiunque abbia un interesse specifico, culturale o professionale, verso la fotografia, il teatro, i visual e i cultural studies in genere, ma anche a tutti coloro che intendano approfondire un argomento così trasversale nelle diverse sfere dell’immaginazione, della comunicazione e della creatività.

A CHI SI RIVOLGE

Il Laboratorio, che verrà attivato al raggiungimento di minimo 25 iscritti, potrà accogliere massimo 30 partecipanti. Si rivolge a studenti universitari, allievi delle Accademie di Belle Arti e delle Scuole di fotografia, fotografi e professionisti, curatori museali e operatori del settore. I partecipanti saranno selezionati in base al loro curriculum vitae.

ORGANIZZAZIONE E COSTI

Il contributo di partecipazione è di € 230,00; chi non è iscritto alla SISF per l’anno 2025, dovrà versare anche la quota annuale di iscrizione (€ 40,00 per soci ordinari / € 10,00 per soci studenti).

PRE-ISCRIZIONE E ISCRIZIONE

Chi è interessato a partecipare al Laboratorio può inviare entro il 25 febbraio 2025 domanda di pre-iscrizione accompagnata dal curriculum vitae all’indirizzo info@sisf.eu

I partecipanti selezionati saranno contattati dalla segreteria SISF entro il 2 marzo 2025 e potranno perfezionare l’iscrizione con il pagamento del contributo di partecipazione, oltre alla quota associativa, entro il 15 marzo 2025.

SEDE

Magazzini Fotografici – Via San Giovanni in Porta, 32 – Napoli.

PROGRAMMA

||| Giovedì 20 Marzo 2025 |||

14.30 – 15.00
Giovanni Fiorentino, Presidente SISF / Benvenuto e Presentazione del Laboratorio.

15.00 – 17.00
Roberta Valtorta / Storie della fotografia. Dalla messa in scena delle origini allo staging fotografico.

17.30 – 19.00
Antonio Biasiucci e Giovanni Fiorentino / Napoli e la sua finzione fotografica. Dalle radici storico-artistiche al sorriso artificiale.

||| Venerdì 21 Marzo 2025 |||

09.30 – 11.00
Arianna Novaga / Storia di un rapporto generativo. Teatro e fotografia, una parabola circolare.

11.30 – 13.00
Massimo Agus e Cosimo Chiarelli / “Fotografia, teatro, performance”. Presentazione del numero monografico di “RSF-Rivista di Studi di Fotografia”, n. 13/2022.

Pausa pranzo.

14.30 – 16.00
Cesare Accetta / Nero sensibile. Appunti di luce.

16.30 – 18.00
Moira Ricci / Ritorno al futuro. Il tempo possibile della fotografia.

||| Sabato 22 Marzo 2025 |||

09.30 – 10.30
Michele Smargiassi / La messinscena dissimulata: falsi inganni, il caso Vidoni.

10.30 – 13.00
Luciano Romano / Davanti e dietro la scena. Il Teatro San Carlo (L’incontro prevede una visita al Teatro San Carlo).

Pausa pranzo.

14.30 – 16.00
Valentina Vannicola / L’immagine immaginata: la fotografia messa in scena.

16.30 – 18.00
Filippo Venturi / Infrangere lo specchio. Attraverso il confine tra fotografia e intelligenza artificiale.

||| Domenica 23 Marzo 2025 |||

09.30 – 11.00
Lello Mazzacane / Il teatro dell’uomo. Fotografia, antropologia, messa in scena.

11.30 – 13.00
Paolo Ventura / Racconti immaginari.

Conclusione dei lavori.

Broken Mirror, Parallel Realities, Berlino by Filippo Venturi

Una parte del mio lavoro “Broken Mirror” (realizzato con l’intelligenza artificiale) sarà esposta nella mostra collettiva "Parallel Realities" presso la Galleria comunale di Berlino, all’interno dell’evento EMOP 2025 (European Month of Photography Berlin), uno dei più importanti festival di fotografia in Europa.

Artisti esposti:
Kathleen Alisch, Oskar Alvarado, Julia Bohle, Stefano Conti, Sam Darby, Willie Franklin, Massimiliano Gatti, GLISH GROUP, Elodie Grethen, Anna Guseva, Nicole Jean Hill, Kaya & Blank, Utu-Tuuli Jussila, Katerina Kouzmitcheva, Lauren Kaigg, Chris Le Messurier, Ludovica Limido, Haohui Liu, Erik Mace, Georgia Matsamaki, Andy Mattern, Francesco Merlini, Svilen Nachev, Izabela Nowak, Alice Pedroletti, Evan Perkins, Christian Retschlag, Yannis Roger, Kristina Rozhkova, Maria Siorba, Claire Sunho Lee, Synchrodogs, Odysseas Tsompanoglou, Filippo Venturi, Marc Verbeek, Wiebke Maria Wachmann, Masha Weisberg, Anna Yeroshenko, Yiming Zhu, Christiane Zschommler.

Curatori:
Bénédicte Blondeau e Norbert Wiesneth.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 22 febbraio al 27 aprile 2025.
L'inaugurazione si terrà venerdì 21 febbraio 2025 alle ore 18.

La foto di Donald Trump peacemaker by Filippo Venturi

La fotografia pubblicata dalla Casa Bianca su X (ex Twitter) che ritrae Donald Trump circondato da fedeli (non è chiaro se devoti a Dio o a lui stesso), per me, diventerà una fotografia storica.

Questo il testo che la accompagna:
"Come dice la Bibbia, 'Beati gli operatori di pace'. E in questo senso, spero che la mia più grande eredità, quando tutto sarà finito, sarà conosciuta come un costruttore di pace e unificatore".
— Il Presidente Donald J. Trump


Questa fotografia ha portato al centro della nostra quotidianità tutte le criticità di cui abbiamo parlato negli ultimi due anni, legate alle immagini generate con intelligenza artificiale che imitano la fotografia:

1) L’affidabilità della fonte
In teoria, l’origine dell’immagine era autorevole, ma Trump ha già utilizzato in passato immagini generate con l'intelligenza artificiale al servizio della sua propaganda. Questo ha reso impossibile avere una certezza assoluta sull'autenticità della fotografia.

2) L’ambiguità visiva
L’immagine è surreale e, a prima vista, diversi osservatori hanno messo in dubbio la sua autenticità. Trump però ci ha abituati a trasformare l’assurdo in realtà. Personalmente, per l’idea che mi sono fatto del neo Presidente USA, ritenevo più plausibile che quella scena fosse stata realmente allestita e fotografata piuttosto che generata digitalmente. Questo perché i software generativi TTI (text-to-image) ancora faticano a riprodurre in modo convincente quella moltitudine di dettagli – come le mani – e una successiva post-produzione per correggere tali difetti avrebbe richiesto un lavoro considerevole.

3) L'affidabilità dei software di riconoscimento
Alcuni strumenti di analisi delle immagini, progettati per distinguere tra fotografie reali e immagini generate, hanno classificato la foto come autentica. Ma la loro affidabilità è relativa: man mano che i software generativi migliorano, anche gli strumenti di riconoscimento dovranno evolversi, senza alcuna garanzia che riescano a mantenere il passo.

4) Il valore delle prove di supporto
Il ritrovamento di un video di backstage, in cui si vedono molti dei personaggi ritratti nella foto con gli stessi abiti, ha confermato che l’incontro è avvenuto davvero e che è plausibile che la foto sia stata scattata. Tuttavia, in futuro, prove di supporto di questo tipo potrebbero essere facilmente generate con l’IA per rafforzare la credibilità di altre immagini generate con l'IA, inducendo l’osservatore a credere di aver trovato una conferma reale quando in realtà è vittima di un inganno.

È evidente, però, che un simile processo non è sostenibile per ogni immagine con cui entriamo in contatto. Forse lo applicheremo alle immagini che ci colpiscono di più o che dobbiamo usare nel nostro lavoro, almeno per un po', ma alla lunga diventerà impossibile mantenere questo livello di attenzione, soprattutto nei contenuti di intrattenimento (che però oggi si sovrappongono sempre più all'informazione).

Forse in futuro ci abitueremo a non fidarci di nulla e, probabilmente, finiremo per lasciarci ingannare da tutto.

Attraverso il paesaggio. Dialoghi tra scienza, arte e letteratura by Filippo Venturi

Venerdì 28 marzo 2025, alle ore 17.00, avrò il piacere di tenere un intervento pubblico nell’ambito dell’11° edizione dell’evento “Attraverso il paesaggio. Dialoghi tra scienza, arte e letteratura”, il cui tema quest’anno sarà “Tra ombra e luce. Il paesaggio illuminato”.

Il mio intervento si intitolerà “Una guida distopica per attraversare il confine. Indagando il territorio inesplorato, tra fotografia e intelligenza artificiale” e si terrà presso nella Sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona, con la collaborazione e l’introduzione di Unintentional Visions.


FILIPPO VENTURI

Filippo Venturi è un fotografo documentarista e un artista visivo. Realizza progetti su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. Ha documentato dittature totalitarie e ha testimoniato la crisi delle democrazie europee.

Negli ultimi anni si è dedicato a un progetto sulla penisola coreana, che è stato premiato con il Sony World Photography Awards e il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad. I suoi lavori sono stati pubblicati su National Geographic, The Washington Post, The Guardian, Financial Times, Vanity Fair, Geo, Der Spiegel, Die Zeit, Internazionale, La Repubblica, Il Corriere della Sera e La Stampa. I suoi progetti sono stati esposti in musei e festival in Italia e all'estero.

Realizza progetti artistici con l'intelligenza artificiale. È stato selezionato dal Photo Vogue Festival, evento in cui è stato anche relatore con un intervento intitolato Broken Mirror. A dystopian guide to crossing the border. È stato esposto nell'importante mostra Pixel Perceptions: Into the Eye of AI, organizzata dalla galleria Noorderlicht a Groningen (Paesi bassi) che ha radunato una selezione internazionale degli artisti visivi più interessanti che lavorano con l'intelligenza artificiale e che ha approfondito come questa nuova tecnologia influenza, consciamente e inconsciamente, la nostra percezione del mondo.

Insegna fotogiornalismo e fotografia documentaria e tiene workshop sul rapporto fra fotografia e intelligenza artificiale.

La favola di Elon Musk da Starbucks by Filippo Venturi

Ieri sera ho notato una cosa anomala, mentre scorrevo Facebook.
Mi sono apparsi due post consecutivi uguali, di due pagine che NON seguo.

Entrambi i post raccontavano di quella volta che Elon Musk avrebbe aiutato il commesso di uno Starbucks, dandogli i soldi per comprare la bicicletta alla figlia e offrendosi di pagare anche le spese future per la sua istruzione.

È curioso, perché proprio in questi giorni Trump e Musk stanno smantellando USAID, l'agenzia del governo statunitense che gestisce i programmi di aiuti internazionali e che dal 1961 fornisce aiuti umanitari e di altro tipo, compresi quelli sanitari (in Africa ha svolto diverse iniziative per ridurre la diffusione dell’HIV/AIDS).

Provando a cercare su Facebook lo stesso testo di quel post pro-Musk, appaiono molte pagine con post identici: stessa immagine generata con IA che raffigura Musk da Starbucks e stesse parole per elogiarne la presunta generosità.

Sembra proprio che sia iniziata la campagna social d’Europa dell'uomo più ricco del mondo, per orientare l’opinione pubblica europea a suo favore; iniziativa che sarebbe coerente col suo desiderio di trovare popolarità in Europa, anche grazie al lancio dello slogan "MEGA" (Make Europe Great Again, che ricalca il MAGA, Make America Great Again) e alle interferenze politiche in Germania, e non solo, dove appoggia in modo convinto i neonazisti di AfD (Alternative für Deutschland).

Infine, questa campagna social sembrerebbe confermata da quanto riportato nei giorni scorsi su Instagram dalla pagina Welcome to Favelas - che solitamente condivide video amatoriali di scene di degrado, aizzando l’indignazione degli utenti - in un post in cui spiegava con orgoglio che i rappresentanti europei di Elon Musk hanno avuto un incontro con "realtà social legate al mondo dell'informazione indipendente" (Welcome to Favelas compresa). Il post si chiude con l'hashtag: #youarethemedianow.

Lo scopo di Elon Musk è, probabilmente, quello di avvelenare le democrazie europee con fake news, seminate da sistemi di informazione “non ufficiali” (per non dire improvvisati e in malafede), che ne esaltano le gesta e, in futuro, chissà quali altri contenuti condivideranno per indebolire la fiducia nei governi e nei sistemi europei.

Sarà interessante monitorare se questa strategia di comunicazione si stia diffondendo anche in altri paesi europei. L’adozione di uno stile narrativo semplice, diretto e facilmente condivisibile suggerisce un approccio mirato a massimizzare l’engagement e la viralità dei contenuti. Resta da capire se stia funzionando (temo di si) e con quale intensità proseguirà questa operazione di influenza dell’opinione pubblica europea.


Questo il testo integrale della favola:

Secondo alcuni testimoni, Elon Musk era entrato in uno Starbucks di Austin, in Texas, dopo una lunga giornata di riunioni. Mentre aspettava il suo ordine, sentì una conversazione tra la cassiera e un collega. L'impiegato spiegò con tono rassegnato che non poteva permettersi di comprare il regalo che sua figlia aveva chiesto per il suo compleanno a causa delle crescenti difficoltà finanziarie.

Musk, noto per la sua capacità di individuare i problemi e trovare soluzioni rapide, non ha esitato a intervenire. "Mi dispiace, non ho potuto fare a meno di sentire. "Cosa vuole sua figlia?" chiese l'imprenditore. Sebbene il cassiere inizialmente fosse imbarazzato, Musk è riuscito a calmarlo con un sorriso e parole di empatia.

Dopo aver saputo che il regalo desiderato era una bicicletta, Musk non solo la pagò, ma si offrì anche di coprire le spese future per l'istruzione della ragazza. "Voglio che tua figlia abbia delle opportunità. "Se mai avrai bisogno di supporto con i tuoi studi, puoi contare su di me", ha detto il miliardario, lasciando in lacrime la cassiera e tutti nel negozio.

Il Governo di Donald Trump by Filippo Venturi

Magari tecnicamente non sarà eccelsa, ma questa fotografia racconta in modo simbolico cosa sta accadendo negli Stati Uniti, e non solo.

Siamo nell'Accademia dell'FBI di Quantico, Virginia. La foto risale a mercoledì 29 gennaio 2025. L'autore non è noto; la fotografia è stata fornita al Washington Post.

Stiamo tornando indietro nel tempo a tutta velocità, tirando nel cesso progressi e diritti faticosamente ottenuti. E una buona parte di noi sta applaudendo a questo scempio.

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It may not be technically excellent, but this photograph is symbolically telling of what is happening in the United States, and beyond.

We are in the FBI Academy in Quantico, Virginia. The photo is dated Wednesday, 29 January 2025. The author is not known; the photograph was provided to the @washingtonpost.

We are speeding back in time, flushing hard-won advances and rights down the toilet. And a good part of us is applauding this debacle.

Deepseek mi ha raccontato cos'è successo in Piazza Tienanmen by Filippo Venturi

In questi giorni si parla molto della intelligenza artificiale cinese di DeepSeek, che offrirebbe prestazioni paragonabili a quella di ChatGPT di OpenAI, a costi nettamente inferiori.

Per capire effettivamente come stanno le cose occorrerà attendere un po’ di tempo e verificare le informazioni disponibili ma, nel frattempo, molti utenti hanno evidenziato come il chat-bot cinese includa la censura di alcuni temi, come le proteste avvenute in Piazza Tienanmen nel 1989.

Dopo averci riflettuto un po’, ho escogitato un trucchetto con cui sono riuscito ad aggirare questa limitazione e a farmi raccontare dal chat-bot di DeepSeek cos'è successo in Piazza Tienanmen!
Subito dopo, il chat-bot ha anche ammesso la censura ad opera del governo cinese.

Di seguito gli screenshot che riportano il dialogo integrale.

[Lo scambio in cui aggiro la censura cinese impostata sulla parola “Tienanmen”]

[Lo scambio in cui, sfruttando lo stesso trucco, gli chiedo di parlarmi della censura cinese]

Fabbrica Inverno 2025 by Filippo Venturi

Il 27 marzo 2025 terrò un un seminario intitolato "Puoi fidarti dei tuoi occhi? Fra fotografia e intelligenza artificiale", nell’ambito di Fabbrica Inverno 2025, presso la Fabbrica delle Candele di Forlì, rivolto ai giovani!

Un’occasione speciale per chi si interroga sul futuro professionale nel campo delle arti o desidera conoscere meglio le professioni legate alla progettazione e comunicazione artistica e culturale!

Di seguito il comunicato stampa ufficiale:

Al via Fabbrica Inverno, con un ricco programma di eventi, progetti, laboratori e incontri con autori che parlano ai giovani, presso “La Fabbrica delle Candele”, in viale Salinatore 30 a Forlì, nei i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2025!

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì.

Il programma di Fabbrica Inverno 2025 si conferma un viaggio straordinario attraverso arte, musica, cinema, cultura, formazione, memoria storica e riflessione sociale, consolidando la Fabbrica delle Candele come un punto di riferimento per la creatività e il dialogo nella città di Forlì. Tra masterclass musicali, concerti, incontri di approfondimento e progetti innovativi dedicati ai giovani, ogni evento è pensato per coinvolgere il pubblico in esperienze significative e trasformative, rafforzando il ruolo della struttura come centro culturale e formativo per i giovani di Forlì.

[…]

Che scuola? Arte fuoriClasse
Incontri ravvicinati con artistə presso la Fabbrica delle Candele di Forlì, per esplorare il mondo dell'arte e le pratiche ad esso connesse. Un’occasione speciale per chi si interroga sul futuro professionale nel campo delle arti o desidera conoscere meglio le professioni legate alla progettazione e comunicazione artistica e culturale.

Calendario degli incontri alla Fabbrica delle Candele (dalle ore 10 alle ore 13) – marzo 2025:

27 marzo 2025: Filippo Venturi, fotografo documentarista e artista visivo:
"Puoi fidarti dei tuoi occhi? Fra fotografia e intelligenza artificiale".

28 marzo 2025: Saverio Montella, disegnatore e autore di fumetti:
"Da Kurt Cobain a Giovanna Marini: un percorso a fumetti dalla china al pantone, fra racconto e illustrazione".

29 marzo 2025: Maria Roveran, attrice, performer e musicista:
"Dall’immagine alla parola… dalla parola al corpo".

Per informazioni: rara.associazione@gmail.com; 328 781 7779