Pandemic

Il progetto My Dear al SI Fest 2021 by Filippo Venturi

Fotografia di Salome San Martin

Fotografia di Salome San Martin

Con grande piacere e orgoglio, la mostra del progetto “My Dear” sarà esposta alla 30° edizione del SI Fest, il Festival della Fotografia di Savignano sul Rubicone. Inoltre sarà presentato il libro realizzato col frutto del Laboratorio e pubblicato da emuse :)

Le testimonianze fotografiche delle 15 donne protagoniste del laboratorio - Barbara, Graziella, Ilaria, Ilaria, Khadija, Kinga, Livia, Lorenza, Mariama, Marina, Nadiia, Salomè, Svetlana e Yujuan - troverà visibilità e possibilità di “ascolto”, in uno dei Festival più longevi e importanti in Italia!

MY DEAR - Diario visivo della quotidianità di 15 donne di 9 nazionalità
a cura di Filippo Venturi e Associazione Between

Le protagoniste del progetto My Dear, tramite delle usa e getta da 27 scatti (con alcune eccezioni dettate da scelte tematiche o visive), si sono focalizzate su storie personali, confidenze, ma anche sui rapporti sociali che abbiamo dovuto rivedere a causa della pandemia. Da questo percorso è scaturito un universo di testimonianze composto da sensibilità distinte, provenienze diverse, approcci disparati, ma tutti convergenti nel bisogno di ricevere e offrire, oggi più che mai, ascolto, comprensione e vicinanza.

Maggiori informazioni qui: mydearproject.eu
Link al sito ufficiale del Festival: SI Fest

Laboratorio Fotografico by Filippo Venturi

Foto di Barbara Kulik

Nonostante la pandemia, i lockdown e altre complicazioni, negli ultimi 6 mesi siamo riusciti a condurre un laboratorio fotografico e a tenerlo unito (fra incontri di persona, webcall, telefonate, chat e altro), coinvolgendo 20 donne di 9 nazionalità diverse.
Ce l'abbiamo messa tutta e pensiamo di aver compiuto un piccolo ma importante passo sul (purtroppo lungo) percorso che porterà al raggiungimento dell'uguaglianza di genere e dell'emancipazione di donne e ragazze, perseguendo il programma dell’Agenda ONU 2030. Uscirà anche un libro che raccoglierà il frutto del lavoro di tante persone. Presto maggiori dettagli sulle istituzioni e le persone che hanno reso possibile il tutto!

Yuval Noah Harari, Tre lezioni per il futuro by Filippo Venturi

"L'anno del Covid ha evidenziato il ruolo cruciale che molti lavori pagati poco svolgono nel mantenimento della civiltà umana: infermieri, operatori sanitari, camionisti, cassieri, addetti alle consegne. [...] Nel 2020 i fattorini sono stati il filo rosso che ha tenuto insieme la civiltà. Sono diventati la nostra importantissima linea di comunicazione con il mondo fisico."

Su Internazionale c'è un interessante articolo di Yuval Noah Harari per il Financial Times sulla pandemia. Fra le varie osservazioni che compie, mi rincuora vedere che anche uno storico del suo calibro abbia riconosciuto l'importanza dei fattorini/rider durante il lockdown e che, personalmente, sono stati il primo progetto che ho affrontato nei primissimi giorni in cui eravamo confinati in casa.

Qui l’articolo originale: Yuval Noah Harari: Lessons from a year of Covid

New Year's Eve on the Balcony by Filippo Venturi

New Year's Eve on the Balcony
(Forlì, Italia, 31 Dicembre 2020)

In un Capodanno atipico come quello appena trascorso, con lo stop agli spostamenti dalle 22 alle 7 del primo gennaio e il divieto di assembramenti, alcuni forlivesi si sono ingegnati per festeggiare comunque l’inizio del 2021, pur rispettando le norme in vigore.

"Il Tombolazzo dei Palazzi" nasce dall’idea di Fausto Peppi (52 anni), speaker radiofonico, con l’aiuto di Maurizio Orlando (56 anni), finanziere in pensione, Giovanni Laghi (66 anni), ex imprenditore di prodotti per la sicurezza in pensione, e altri condomini.

All’evento hanno aderito 60 famiglie residenti negli 8 condomini che si affacciano sul parco di Via Martiri delle Foibe, nel quartiere Romiti. L'installazione di alcune casse wi-fi nei cortili dei palazzi ha consentito dalle ore 22 la diffusione di musica in tutta l’area, permettendo ai condomini di ballare dal proprio balcone. Alle 23 ha avuto inizio la tombola con premi autofinanziati dalle famiglie partecipanti. Grazie all’impianto installato e alla regia video posizionata nel salotto e nel balcone di Fausto Peppi, i condomini hanno potuto giocare e gridare la propria vincita dai terrazzi. Allo scoccare della mezzanotte naturalmente il brindisi collettivo ha consacrato la fine di questo anno terribile.

Già il 25 aprile scorso, in pieno lockdown, e poi di nuovo il primo giugno, Fausto Peppi era riuscito a coinvolgere i suoi vicini di casa organizzando "Il Cervellone dal Balcone", un quiz collettivo a cui avevano partecipato sempre dai propri balconi diverse famiglie di condomini attraverso una pulsantiera wireless e due maxi schermi posizionati nei cortili.

“Prima della pandemia ci davamo il buongiorno e la buonasera quando ci incrociavamo, come richiede la buona educazione, ma non si andava oltre. Con l'arrivo della pandemia e il conseguente lockdown di primavera, abbiamo iniziato a condividere ansie e a supportarci a vicenda. Ogni condomino ha fatto la propria parte, ha dato il proprio aiuto. Da lì è nata l’idea di coinvolgerli con il quiz che poi è parte del mio lavoro”, racconta con orgoglio Fausto Peppi. “I rapporti tra il vicinato erano già buoni prima ma ora con diverse persone si è molto approfondita la conoscenza”.

E ora? "Vorrei fare qualcosa per i bambini, come un cinema all'aperto, utilizzando il parco pubblico fra i condomini, ma mi servirebbe il supporto delle istituzioni. Il giardino non è ben frequentato, specie nella zona che dà sul fiume, e si sono verificati più volte furti nei nostri garage, oltre allo spaccio. Vorrei lanciare il messaggio che il parco è dei bambini”.