Kazakistan

Best 9 on Instagram 2022 by Filippo Venturi

Come da tradizione, ecco le 9 immagini più popolari del mio account Instagram nel 2022.

  • Un albero caduto dalle parti di Stia;

  • La tesi con cui mi sono laureato in marzo in Scienze dell’Informazione, concludendo gli studi ripresi durante la pandemia (uno dei pochi effetti positivi di quel periodo);

  • Una foto di Hamnøy, dal viaggio in Svezia e Norvegia;

  • Una foto dell'installazione della mostra "Linea con/temporanea R0” a Forlì, con i progetti realizzati durante il laboratorio che ho condotto nel 2019 e che era rimasto in un limbo a causa della pandemia;

  • Una fotografia della manifestazione in occasione dell'anniversario della liberazione di Predappio (paese che è stato particolarmente al centro dell'attenzione quest'anno, per via del Centenario della marcia su Roma, e che ho girato in lungo e in largo per alcuni reportage per riviste e quotidiani);

  • Una foto di un articolo del Resto del Carlino dove parlavo di Kazakistan e che Ulisse portava con sè perché c'era una ritratto del suo papà;

  • Una foto dove io e Ulisse concordiamo alcune birichinate da compiere in Norvegia;

  • Una fotografia di Ulisse che visita l'installazione fotografica del mio lavoro "Pollution Valley" nelle meravigliose Foreste Casentinesi;

  • Infine un ritratto di Ulisse lungo il viaggio in Svezia e Norvegia.

Per chi volesse vedere i miei best 9 degli anni scorsi:
Best 9 del 2021
Best 9 del 2019
Best 9 del 2018
Best 9 del 2017

Intervista sul Kazakistan su Birdinflight Magazine by Filippo Venturi

Sul magazine ucraino Bird in Flight, Olga Bubich mi intervista sul Kazakistan e sul mio lavoro fotografico “2030 Birth of a Metropolis”, svolto nella capitale Astana (oggi ribattezzata Nur-Sultan)!

L’articolo integrale qui: https://birdinflight.com/ru/vdohnovenie/fotoproect/iz-nur-sultana-bez-lyubvi.html

2030 Birth of a Metropolis su Calvert Journal by Filippo Venturi

Su “Calvert Journal” il mio lavoro “2030 Birth of a Metropolis”, su Nur-Sultan, la capitale del Kazakistan!

”Our Photographer of the Week is Filippo Venturi with the project 2030 Birth of Metropolis. Calvert Journal is an award-winning online magazine exploring the culture and creativity of the New East: Eastern Europe, the Balkans, Russia and Central Asia.”

Interchange Festival, Batumi (Georgia) by Filippo Venturi

(English version below)

Nei giorni scorsi ha inaugurato il Festival Interchange di Batumi (in Georgia), dove è esposto anche il mio lavoro sul Kazakistan “2030 Birth of a Metropolis”, grazie al premio vinto l’anno scorso! Una anteprima del lavoro è visibile qui: 2030 Birth of a Metropolis.

Il 6 luglio 2018 (Capital Day) il Kazakistan ha festeggiato il 20° anniversario della capitale, Astana.
In precedenza era Almaty a godere di questo ruolo ma, nel 1997, il presidente Nazarbayev decise di nominare una nuova capitale in posizione più centrale, lontana da zone altamente sismiche e progettata a tavolino per trasformare quella che era una città di provincia (Akmola, rinominata Astana nel 1998) in una delle metropoli più moderne al mondo.

Per raggiungere il suo scopo, il Kazakistan ha sfruttato gli enormi giacimenti di risorse naturali che possiede (il solo petrolio costituisce il 20% del PIL, il 50% delle entrate di bilancio e il 60% delle esportazioni). Il progetto, che dovrebbe completarsi nel 2030, prevede che la capitale spazierà su un'area complessiva di 710 km². Dietro il sogno di Astana c’è Nursultan Nazarbayev, alla guida del paese da 28 anni e che, nelle ultime elezioni del 2015, ha ottenuto l’ennesima conferma come Presidente con il 97,75% dei voti.

Astana è una città in costruzione ma già oggi sfoggia uno skyline futuristico a cui hanno contribuito archistar internazionali come il giapponese Kisho Kurokawa e l’inglese Norman Foster. “La Dubai della steppa” — così viene chiamata — non mostra più traccia delle vecchie atmosfere sovietiche, ma rappresenta una città avveniristica, un desiderio di futuro e ricchezza, un’utopia di vetro e di riflessi che esibisce l’ambizione di un paese intero di ottenere il riconoscimento internazionale dal punto di vista politico e strategico, al centro dell’Eurasia e lungo la nuova Via della Seta.

Alla vertiginosa crescita artificiale dell’architettura e dei costi per vivere nella città non sta però corrispondendo un’altrettanto rapido aumento della popolazione: oggi di 800.000 persone, ma nelle previsioni avrebbe dovuto toccare il milione già nel 2012.

* Nel marzo 2019 il Parlamento ha cambiato il nome di Astana in Nur-Sultan, in onore del presidente dimissionario Nursultan Nazarbayev (che ha comunque mantenuto altre cariche importanti che gli consentono di governare il paese).

(Testo in italiano sopra)

In recent days, Interchange Festival inaugurated in Batumi (Georgia), where my work on Kazakhstan “2030 Birth of a Metropolis” is also exhibited. A preview of the work is visible here: 2030 Birth of a Metropolis.

On July 6th 2018 (Capital Day) Kazakhstan has celebrated the 20th anniversary of the capital city, Astana.
Almaty had enjoyed previously that role, but in 1997 President Nazarbayev decided to appoint a new capital city, set in a more central position far away from highly seismic zones and, most of all, designed to transform a small regional town (Akmola, renamed Astana in 1998) in one of the most modern metropolis in the world.

To reach its goal, Kazakhstan has exploited its massive reserves of natural sources (petrol on its own accounts for 20% of its GDP, 50% of financial income and 60% of export). The project shall be completed in 2030 and it implies that the capital will cover a total area of 710 km2.
Behind Astana’s dream there is Nursultan Nazarbayev, who has lead the country for 28 years and has been confirmed as President at the last election in 2015 with the 97, 75% of the votes.

Astana is still under construction, but even today it shows a futuristic skyline achieved with the contribution of international world-renewed architects such as the Japanese Kisho Kurokawa and the English Norman Foster. In “The Dubai of the steppe” — as it is called — there is no more trace of the old Soviet atmospheres: Astana today represents a forward-looking city, a desire of future and prosperity, an utopia made of glass and reflections which shows off the entire country ambition to be internationally recognized as the political and strategic Eurasian centre, along the new Silk Road.

The population, which is today of 800.000 people: in the forecast it should have already reached one million in 2012. To the staggering architectural growth and the increase of the cost of living did not correspond an equally fast increase of the population wealth; most of the inhabitants are forced to live in the city’s outskirts.

* In March 2019, the Parliament changed the name of Astana to Nur-Sultan, in honor of the outgoing president Nursultan Nazarbayev (who nevertheless retained other important positions that allow him to govern the country).

Pubblicazione su Newsweek Japan by Filippo Venturi

Sulla rivista Newsweek Japan è uscita la pubblicazione del mio lavoro “2030 Birth of a Metropolis”, su Astana, la capitale del Kazakistan, ribattezzata in Nursultan a fine marzo, in onore del dimissionario Presidente Nursultan Nazarbayev.

Questo mio lavoro è attualmente in mostra a Mantova (informazioni qui) e dal 3 maggio sarà esposto al Bi Foto, Festival della Fotografia in Sardegna (informazioni qui).

BìFoto Festival della Fotografia in Sardegna by Filippo Venturi

Il mio lavoro “2030 Birth of a Metropolis” su Astana, capitale del Kazakistan, dal 3 Maggio sarà esposto alla 9° edizione del “BìFoto, Festival della Fotografia in Sardegna”!

Trovo inoltre meraviglioso che le mie fotografie, vista la tematica futuristica, saranno allestite al Nuraghe Cuccurada Mogoro (i nuraghi sono costruzioni in pietra della civiltà nuragica, costruiti fra il 1800 e il 1100 a.c.), dove il tempo si è fermato e le pietre sono testimoni di una storia millenaria :)

BìFoto, Festival della Fotografia in Sardegna (www.bifoto.it)
La nona edizione, che inaugurerà il 3 maggio 2019, mira a consolidare il lavoro di organizzazione, curatela e sensibilizzazione alla fotografia condotto finora, ma si pone un obiettivo ancora più ambizioso: allargare fisicamente gli allestimenti dal solo comune di Mogoro (OR), luogo dove finora si è svolto il festival, a tutto il territorio dell'Unione dei Comuni Parte Montis e creare un festival diffuso e di comunità che porti l’arte fotografica in strada e non circoscritta ad un immobile, rendendo tutti i piccoli paesi di Mogoro, Masullas, Simala, Gonnostramatza, Siris e Pompu (OR) dei veri e propri musei a cielo aperto […]

Autori in Mostra
Silvia Alessi - Skin Project
Diego Bardone - Amatevi, idioti!
Giulia Bersani - Lovers
Giorgia Congia - Il Silenzio
Niki Gleoudi - Eros
Stefano Mirabella - Dom
Fausto Podavini - MiRelLa
Valeria Sanna - Le solitudini del 14
Filippo Venturi - 2030: Birthday of a Metropolis

Nuraghe Cuccurada Mogoro (www.nuraghecuccurada.it)
Il ciclopico insediamento pre-protostorico di Cuccurada a Mogoro è tra gli importanti siti nuragici isolani e, da tempo, è oggetto di studio da parte dell’Università e della Soprintendenza archeologica. Il nuraghe è dotato di un’originale planimetria architettonica che lo distingue da tutti gli altri nuraghi esistenti in Sardegna. Il complesso di Cuccurada, già noto per le esplorazioni di superficie condotte negli anni ’50 da Giovanni Lilliu e Cornelio Puxeddu, sorge sullo sperone meridionale di un altopiano basaltico dominante la piana del Campidano, allo sbocco della valle del Rio Mogoro. L’area archeologica comprende le spettacolari emergenze del nuraghe complesso polilobato, centralmente imperniato su un primitivo edificio a corridoio, a cui si appoggia il bastione composto da quattro torri periferiche. Le torri sono raccordate da cortine rettilinee che circondano un vasto cortile centrale dove si aprono gli accessi a quasi tutti i vani interni del monumento. C’è poi una poderosa struttura ciclopica a pianta ellittica, una muraglia recintoria megalitica a Sud-Ovest della struttura nuragica e i resti di strutture eneolitiche individuate tra gli spuntoni rocciosi lungo il pendio dell’altopiano

"2030 Birth of a Metropolis" a Mantova by Filippo Venturi

Foto16 Club Suzzara e Spazio Arrivabene2, in collaborazione con FPmag, presentano la Mostra Fotografica:

2030: BIRTH OF A METROPOLIS | di Filippo Venturi
Inaugurazione Sabato 6 aprile 2019 dalle ore 18 alle 20
Spazio Arrivabene2 in Via Arrivabene 2, Mantova
Orari: sab-dom 9-12.30 e 16-19, lun-ven su appuntamento (tel. 329 591 2864).

Alla presentazione introduzione alla mostra a cura di Sandro Iovine, direttore responsabile di FPmag.
La mostra è stata selezionata nell'ambito di SIMULTANEI, volti del contemporaneo, la call for entry ideata e realizzata da FPmag e Rufus Photo Hub in collaborazione con FOotofabbrica e Photolux.

Il 6 luglio 2018 il Kazakistan ha festeggiato il 20° anniversario della capitale, Astana. In precedenza era Almaty a godere di questo ruolo ma, nel 1997, il presidente Nazarbayev decise di nominare una nuova capitale in posizione più centrale, lontana da zone altamente sismiche e progettata a tavolino per trasformare quella che era una città di provincia (Akmola, rinominata Astana nel 1998) in una delle metropoli più moderne al mondo. Per raggiungere il suo scopo, il Kazakistan ha sfruttato gli enormi giacimenti di risorse naturali che possiede (il solo petrolio costituisce il 20% del PIL). Il progetto dovrebbe completarsi nel 2030. Dietro il sogno di Astana c’è Nursultan Nazarbayev, alla guida del paese da 28 anni e che, nelle ultime elezioni del 2015, ha ottenuto l’ennesima conferma come Presidente con il 97,75% dei voti. “La Dubai della steppa” — così viene chiamata — non mostra più traccia delle vecchie atmosfere sovietiche, ma rappresenta una città avveniristica, un desiderio di futuro e ricchezza, un’utopia di vetro e di riflessi che esibisce l’ambizione di un paese intero di ottenere il riconoscimento internazionale dal punto di vista politico e strategico, al centro dell’Eurasia e lungo la nuova Via della Seta. Alla vertiginosa crescita artificiale dell’architettura e dei costi per vivere nella città non sta però corrispondendo un’altrettanto rapido aumento della popolazione: oggi di 800.000 persone, ma che nelle previsioni avrebbe dovuto toccare il milione già nel 2012.

Filippo Venturi è un fotografo documentarista. I suoi lavori sono stati pubblicati su giornali come The Washington Post, Financial Times, Vanity Fair, Der Spiegel, Internazionale, Geo. Realizza progetti personali su storie e problematiche riguardanti l'identità e la condizione umana. Negli ultimi 3 anni si è dedicato a un progetto sulla penisola coreana che è stato premiato con il Sony World Photography Awards, il LensCulture Emerging Talent Awards, il Premio Voglino e il Portfolio Italia - Gran Premio Hasselblad.

Partners: FPmag | Rufus Photo Lab | Fotofrabbrica | Photolux

Evento Facebook Ufficiale

Allestimento di “2030 Birth of a Metropolis” esposto in precedenza a Photolux (Palazzo Ducale a Lucca)

2030 Birth of a Metropolis, premiato da FPmag ed esposto a Photolux by Filippo Venturi

Il mio ultimo lavoro, “2030 Birth of a Metropolis”, sul Kazakistan ha vinto il concorso “SIMULTANEI, volti per il contemporaneo”, organizzato da FPmag, e sarà quindi esposto a Photolux 2018, il Festival di Fotografia di Lucca!

SIMULTANEI, volti del contemporaneo
2030: Birth of a Metropolis di Filippo Venturi
17 novembre – 9 dicembre 2018
Sala Maria Luisa, Palazzo Ducale, Cortile Carrara, 1 – Lucca

Orario: da lunedì a domenica, ore 10,00 – 19,30
Ingresso: Palazzo Ducale 10,00 € | Palazzo Ducale + Chiesa dei Servi 12,00 € (ridotto 10,00 €)

SIMULTANEI, volti del contemporaneo, la call for entry ideata e realizzata da FPmag e Rufus Photo Hub in collaborazione con Photolux e Fotofabbrica, si è conclusa con la riunione della giuria che ha decretato l'autore selezionato che esporrà a Lucca, nella sala Maria Luisa del Palazzo Ducale in occasione di Photolux 2018.

Si tratta di Filippo Venturi che ha presentato il portfolio 2030: Birth of a Metropolis, dedicato alla trasformazione di Akmola, una città di provincia del Kazakistan, in una delle più moderne metropoli del mondo, nonché nella capitale dello stato. La città, rinominata Astana nel 1998, ha celebrato il suo ventesimo anniversario il 6 luglio 2018 e si prevede che il progetto di radicale trasformazione si concluderà nel 2030.

La giuria composta da Enrico Stefanelli (Photolux), Piero Pea (Rufus Photo Hub) e Sandro Iovine (FPmag) ha scelto all'unanimità l'autore che esporrà dal 17 novembre al 9 dicembre 2018 nell'ambito di Photolux, dopo aver valutato i 312 portfoli ricevuti a fronte delle 537 iscrizioni alla call for entry.

photolux_fotografo.jpg

Pubblicazione su Geo Spagna by Filippo Venturi

Parte del mio ultimo progetto fotografico, “2030 Birth of a Metropolis”, è uscito su Geo Spagna di Novembre!

Oltre alle 18 immagini è presente una mia intervista dove parlo di Astana, la capitale del Kazakistan, sulla quale è incentrato il mio lavoro.